CRITERI SCIENTIFICI

Leggo su Repubblica che il ministro Toninelli avrebbe dichiarato che la decisione del governo sull’alta velocità Torino-Lione non sarà presa solo sulla base dell’analisi costi benefici. ma anche secondo “criteri scientifici” e “parametri oggettivi“.

Come se la decisione non fosse invece di carattere squisitamente politico.

Mi pare abbastanza chiaro che questi Pentastellati non hanno neppure il coraggio delle proprie opinioni, se adesso cercano di millantare un’improbabile terzietà nei confronti di un tema che, fin dall’inizio, è uno dei loro cavalli di battaglia elettorali.

Messi alle strette da un’opinione pubblica avversa e spazientita, che il 10 novembre ha riempito Piazza Castello a Torino, ora vorrebbero trincerarsi dietro argomentazioni presunte imparziali e asettiche.

Peccato che secondo loro, come abbiamo avuto modo di constatare nel tempo, gli autori degli studi “scientifici e oggettivi” risultino attendibili soltanto quando sostengono le posizioni precostituite del movimento grillino, mentre quelli che argomentano in senso contrario vengano indicati come complici del fatidico complotto pluto-giudaico-massonico, secondo la dietrologia paranoide che sottende alla dottrina ideologica pentastellata.

Senza voler insistere sul tema del TAV (è maschile perché è un treno) e spostando il discorso su altri noti cavalli di battaglia del Movimento, quali sono i criteri scientifici e i parametri oggettivi che inducono i talebani di casa nostra a voler fare piazza pulita di oltre un secolo di scoperte nel campo dell’immunologia? Quali sono i criteri scientifici e i parametri oggettivi che li inducono a ignorare l’efficienza dei termovalorizzatori in funzione, ad esempio, a Torino, Milano e Brescia? Per non parlare di quello di Copenhagen che negli ultimi giorni è salito alla ribalta delle cronache? O di quello di Vienna? Quali sono stati i criteri scientifici e i parametri oggettivi che hanno portato prima Roma e poi Torino (entrambe amministrate dal Movimento Cinque Stelle) a rinunciare alle Olimpiadi?

Cari grillini, lasciate perdere. Non cercate di nascondervi dietro a un’asetticità che non vi appartiene. La politica non è imparziale, altrimenti non sarebbe politica. La politica è un atto di coraggio. La politica è fatta di scelte volte a spingere il mondo in avanti.

Se il genere umano, da quando è comparso sul pianeta Terra,  non avesse avuto il coraggio che la vita richiede e si fosse perso, prima di ogni passo, a ripetere all’infinito analisi costi-benefici e a ricercare parametri oggettivi, con tutta probabilità oggi ci staremmo ancora dilettando con le pitture rupestri.