LE MOGLI DI LOT

I talebani del Movimento Cinque Stelle hanno una sorprendente capacità di guardare oltre.

Solo che lo fanno nella direzione opposta a quella secondo cui il pianeta Terra gira.

Guardano indietro, al passato, oltre le conquiste nel campo della medicina (per loro Pasteur, Fleming, Jenner, Curie non erano altro che antesignani di un complotto pluto-giudaico-massonico teso a favorire le multinazionali farmaceutiche); oltre l’invenzione degli aerei, dei treni veloci, delle automobili; oltre la nascita della società industriale.

I talebani di casa nostra vagheggiano un’età dell’oro tutta agreste, tutta natura incontaminata (dimenticandosi che anche il petrolio, il carbone, perfino il plutonio esistono in natura). Loro, i puri, tendono a colpevolizzare il genere umano per ogni azione diretta a migliorare la propria esistenza. Sono ostili a ogni forma di progresso e supportano le proprie posizioni avvalendosi di studi e teorie pseudoscientifiche propugnate da menti sopraffine che, fino a oggi, il sistema corrotto ha relegato ai margini e costretto al silenzio,

Non è da escludersi che all’interno del movimento abbia trovato ospitalità e diritto di cittadinanza anche qualche sostenitore del fatto che la terra sia piatta.

L’ultima perla è la “ruralizzazione” della città di Torino. Proprio così: l’obbiettivo politico della compagine che attualmente amministra il capoluogo piemontese non è la seconda linea della metropolitana, non è il rilancio della città per resistere alla cannibalizzazione da parte di Milano, non è fare in modo che Torino, la pianura padana, e quindi l’Italia, non rimangano tagliate fuori dai corridoi di comunicazione europei. No, per queste cose sarà necessaria un’ennesima analisi costi-benefici.

Adesso l’obbiettivo principale è trasformare la prima capitale d’Italia in un immenso orto urbano.

Il punto è che, a forza di guardarsi indietro, a forza di non volersi fare una ragione del fatto che la freccia del tempo corre nel verso opposto a quello lungo il quale si spingono i loro sguardi, i nostri simpatici talebani si ritrovano costretti all’immobilità.

Come la moglie di Lot, che per essersi voltata indietro dovette subire la punizione divina ed essere trasformata in una statua di sale.