LA CITTA’ DEL FUTURO

Questo di oggi non è un quadro. È un disegno architettonico di Antonio Sant’Elia, un talento visionario, esponente del futurismo italiano insieme con Marinetti e Boccioni. Morì precocemente in battaglia durante la prima guerra mondiale. I suoi disegni della Città Nuova, fra cui quello che vi sto proponendo, hanno ispirato il regista Fritz Lang per le scenografie del film “Metropolis”.

CITTA’ DI SOGNO

Dell’Espressionismo e correlati mi ha sempre affascinato la dimensione onirica. È chiaro, dunque, il richiamo alla psicanalisi freudiana. Ma, del resto, il sogno non è la porta verso altri mondi? E Paul Klee teorizzava che “l’arte non deve rappresentare il visibile, ma rendere visibile l’invisibile”. Ecco quindi un dipinto emblematico: “Città di sogno” di Paul Klee, del 1921.

ESPRESSIONISMO

L’Espressionismo, nelle sue varie declinazioni, astrattismo, cubismo, futurismo, surrealismo, dadaismo, è l’esternazione non mediata dell’interiorità più profonda dell’animo dell’artista. Non per niente il movimento, sviluppatosi a partire dagli anni della prima guerra mondiale, fu fortemente influenzato dalle teorie psicanalitiche di Freud. L’Espressionismo va oltre la rappresentazione della realtà oggettiva filtrata dai sensi. Fu un movimento di rottura con gli stilemi … Continue reading

CANOTTIERI

Nell’Impressionismo, così come la luce “impressiona” la pellicola fotografica, la realtà si imprime nella coscienza dell’artista, il quale la restituisce sotto forma di immagini. Eccone quindi uno degli esempi più celebri: “La colazione dei canottieri” di Pierre Auguste Renoir, del 1881.

IMPRESSIONISMO

Quando si parla di pittura, si fa presto a dire Giotto, Raffaello, Michelangelo, Leonardo: talenti di valore assoluto e incommensurabile, la cui capacità di emozionare è universale. Nella rassegna di dipinti che vi sto proponendo io ho scelto quelli che hanno suscitato in me sensazioni del tutto particolari. Come questo del 1874, che è diventato addirittura una sorta di manifesto … Continue reading

GUERRA

Rimaniamo in tema di violenza: dopo una decapitazione, una fucilazione. Questo dipinto di Francisco Goya è del 1814, s’intitola “Il 3 di maggio 1808” e fu un omaggio da parte del pittore alla resistenza madrilena contro le truppe di occupazione francesi.  

GIUDITTA E OLOFERNE

Facciamo un salto indietro nel tempo, fino al 1602. Questo quadro di Caravaggio, dal titolo “Giuditta e Oloferne”, mi ha colpito per la ferocia che sprigiona e per la sua straordinaria modernità.

EVOCAZIONI

La pittura paesaggistica americana dell’Ottocento si fondava sull’evocazione degli stati d’animo, secondo la tendenza visionaria del romanticismo. Ne sono un esempio questi due quadri di Washington Allston, rispettivamente del 1804 e del 1819: “L’arrivo della tempesta di mare” e “Paesaggio al chiaro di luna”.

STATO SELVAGGIO

Rimaniamo ancora per oggi negli Stati Uniti e nella Scuola dell’Hudson. L’autore è Thomas Cole e il quadro, datato 1834, s’intitola Stato selvaggio.

SPIRITI AFFINI

Oggi vi propongo ancora un pittore romantico. Questa volta è americano. Si tratta di Asher Brown Durand, un esponente della Scuola dell’Hudson. Il dipinto s’intitola Kindred spirits ed è del 1849.