Sono state le due partite del secolo. Il secolo scorso, naturalmente. Qual è stata la più emozionante? Data la mia età, sarei portato a dire Italia-Germania, la storica semifinale del 1970. Ero poco più che un bambino e mio padre mi aveva permesso di guardarla. Già, perché iniziava a mezzanotte e a quell’ora i bambini sono già a letto da un pezzo.
Però con la Germania ce la giocavamo alla pari. Avevamo una grande squadra, con Riva, Rivera, Mazzola, Facchetti, Albertosi, Boninsegna… Tanti campioni. Mi sembravano eroi dell’antica Grecia. E pure i tedeschi, con Beckenbauer che giocò l’intera partita con un braccio al collo!
Invece, nel 1982 il Brasile era superfavorito. A mio parere, il Brasile più forte dopo quello di Pelè del 1970, appunto. Socrates, Falcao, Junior, Zico… Per questo quella dell’Italia fu un’impresa epica, perché arrivò inaspettata. A loro bastava il pareggio per andare avanti. E invece, tre lampi di Rossi.
Per voi qual è stata la partita del secolo?