Non saprei dire quanti libri io abbia letto nell’arco della mia vita, credo che siano nell’ordine delle migliaia. Quindi non potrei mai ricordarli tutti. Però ce ne sono alcuni che più di altri mi sono rimasti impressi, che hanno influenzato il mio gusto e la mia sensibilità di lettore e di confezionatore di storie da raccontare e che per questo ho riletto anche più di una volta. Non sto parlando di quelli che reputo i capolavori assoluti della narrativa, ovviamente, ma di quelli che hanno suscitato in me emozioni particolari e durature.
Ecco dunque la mia personale playlist dei dodici libri che hanno lasciato in me un segno. Ce ne sono stati molti altri, naturalmente, che allungherebbero l’elenco a dismisura. Ma questi sono quelli che tornano a galla più spesso nella mia memoria e che costituiscono un insieme del tutto eterogeneo. Li cito nell’ordine cronologico di lettura.
I misteri della giungla nera di Emilio Salgari
Uno studio in rosso di Arthur Conan Doyle
Odissea di Omero
Gordon Pym di Edgar Allan Poe
La metamorfosi di Franz Kafka
Il giro di vite di Henry James
Memorie dal sottosuolo di Fëdor Dostoevskij
Il deserto dei Tartari di Dino Buzzati
Ulisse di James Joyce
Vite degli uomini illustri di Achille Campanile
Cent’anni di solitudine di Gabriel Garcia Marquez
It di Stephen King