NON L’AVEVO CAPITO!

 

Il pugno chiuso levato in aula dal compagno Toninelli, che il suo collega Gigginodimaio ha derubricato a semplice gesto di esultanza da stadio (e dobbiamo credergli, visto che lui, Giggino, gli stadi li conosce bene), ha in realtà un significato ben preciso.

Quarant’anni fa voleva dire: LOTTA! DURA! SENZA PAURA!

Ma contro che cosa? Oh, diamine! Contro l’oppressione e lo sfruttamento dei lavoratori esercitato dalla casta dei padroni!

Ed ecco che, se sommiamo quel pugno chiuso al viscerale sentimento antiborghese suscitato nei grillini dalla manifestazione di piazza di sabato scorso a Torino, a favore della TAV (tutti anziani sfaccendati, snob e madamin), i conti tornano. E la lotta dura, senza paura, riaffiora in superficie come un leviatano.

Giù la maschera! Qui c’è un ministro che si sta ergendo a baluardo in difesa delle masse proletarie. E come dargli torto? Siccome l’occasione fa l’uomo ladro (e il padrone oppressore e sfruttatore), la missione sua e dei grillini è quella di eliminare alla radice tutto quello che può diventare odiosa occasione di oppressione e sfruttamento dei lavoratori.

E allora basta con le grandi opere pubbliche, prima fra tutte la TAV Torino-Lione, che sono una evidente e ghiotta opportunità per esercitare questa forma di oppressione e di sfruttamento!

Basta con gli operai angariati e costretti a lavori massacranti, utili soltanto ad arricchire i padroni (e, diciamola tutta, ad alimentare il malaffare)!

Basta con gli operai!

Che se ne stiano a casa a godersi il reddito di cittadinanza!